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Fettuccine Alfredo

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Ingredienti

Porzioni:
500g Fettuccine Secche
300ml Panna
30g Burro
200g Parmigiano reggiano
Noce moscata
Pepe

Informazioni nutrizionali

562
Calorie
24.3g
Grassi
60.8g
Carboidrati
22.7g
Proteine
14.9g
Gr. Saturi
4g
Zuccheri

Fettuccine Alfredo

Veloci e saporite!

Caratteristiche:
  • Ricette vegetariane
  • 20'
  • Per 6 porzioni
  • Facile

Ingredienti

Introduzione

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Il nome di questa ricetta nasce da una piccola storia che vi racconto. Pare che queste fettuccine Alfredo furono inventate nel 1908 a Roma da tale Alfredo Di Lelio nel suo ristorante di famiglia. Si dice che lo scopo di questa pasta fosse tenere in forze sua moglie Ines dopo il parto del loro piccolo pargolo. La ricetta ha poi attraversato l’oceano Atlantico per arrivare negli Stati Uniti dove i locali l’hanno immediatamente adattata ai propri gusti. In questa nazione la ricetta è diventata davvero molto popolare mentre qui da noi sono veramente in pochi a conoscerla.

Ora, non me ne vorrano i puristi, ma la ricetta originale del buon Alfredo non prevede l’utilizzo di panna, che è stata aggiunta nella lista degli ingredienti da parte dei nostri amici americani. Noi di solito tendiamo sempre ad attenerci alle ricette originali ma, per evitare di proporvi una semplice pasta con burro e parmigiano, stavolta abbiamo deciso di pubblicare la versione statunitense 😉

Procedimento

1
Fatto

Cuocete le fettuccine

Cuocete le fettuccine in abbondante acqua salata seguendo le tempistiche indicate sulla confezione.

2
Fatto

Riscaldate in padella la panna e il burro

Mentre si cuociono le fettuccine, versate la panna in una padella capiente, aggiungete il burro e una spolverata di noce moscata. Accendete il fuoco a bassa potenza e lasciate che il burro si sciolga. Mescolate in modo da amalgamare il tutto.

3
Fatto

Aggiungete il parmigiano

Aggiungete in padella il parmigiano e mescolate per bene fino ad amalgamare il tutto ottenendo così una salsa omogenea.

4
Fatto

Aggiungete le fettuccine

Tenete da parte un po' dell'acqua di cottura, scolate le fettuccine e aggiungetele in padella.

5
Fatto

Fate mantecare

Alzate la fiamma, aggiungete almeno tre o quattro cucchiai di acqua di cottura e mescolate le fettuccine facendole mantecare per bene. Se volete potete aggiungere altra acqua di cottura fino a raggiungere il livello di densità preferito per la vostra salsa.

6
Fatto

Impiattate e servite

Impiattate, spolverate generosamente con il pepe e servite le vostre fettuccine Alfredo!

Alessandro

Mi chiamo Alessandro, classe 1981. Ho sempre avuto un rapporto d'amore assoluto col cibo fatto in casa. Da un po' di tempo ho cercato un approccio più impegnato e reverenziale nei confronti della cucina, ho imparato tantissimo e ho scoperto che... cucinare è facile! ;-)

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STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

Con riferimento al Vostro articolo ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note “fettuccine all’Alfredo” (“Fettuccine Alfredo”).
Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna, Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma il suo ristorante “Alfredo” che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfré adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò “meno male che non hai fatto l’attore perché posto per tutti e due nun c’era” e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
Grata per la Vostra attenzione ed ospitalità nel Vostro interessante blog, cordiali saluti
Ines Di Lelio

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